NY, state of mind

Argomenti del post

Mi sento sempre un po’ fuori posto a NY.
È una sensazione vaga, che mi è strisciata addosso la prima volta che ci ho messo piede e che regolarmente torna ad accogliermi ogni volta che ritorno.

Inquietudine.

Solitudine.

Sembra di stare su una nave.

Gigantesca e incagliata in qualche posto sospeso, grande abbastanza da diventare città, centro e mondo a sé.

Ma poi basta farsi strada, e arrivare al bank per sentire il vento e l’odore dell’oceano che arriva salato, assieme a qualche gabbiano spelacchiato, per ricordare dove sei e come mai.

Questo articolo ha 8 commenti

  1. Fezensac

    >un bacio, Elisa: lo sai che quella per me è casa

  2. Njord

    >Troppo caos…in tutti i sensi…

  3. sidgi

    >ma veramente ti sei fatta Berlino, Parigi e NY nell'ultimo mese?

    voglio dire… questa si che è vita!

    stancante di sicuro ma FANTASTICO!!!

    come si dice… l'invidia (buona), mi mangia a morsi! 🙂

  4. Melkor78

    >E tu come mai ci sei? X

  5. AWomanAMan

    >Credo di aver condiviso quel senso di solitudine nella folla a NY più che altrove.

  6. DowntownDoll

    >@melkor

    un po' vacanza, un po' a caccia a chanel continua….

    😉

  7. Namyra

    >Solitudine, paura, malinconia, disordine e sporcizia, è vero. Ma anche frenesia, cultura, avanguardie, follia e sprazzi di verde nel grigio. Che ne fanno un'insostituibile icona romantica postmoderna.

  8. Melkor78

    >Io intendevo il motivo per cui sei veramente lì, inquieta e sola su quella enorme nave X

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.