Il galateo delle porte

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Tutti si ricordano la prima (e unica) uscita ufficiale di Meghan Markle con la regina Elisabetta (inaugurazione di un ponte e di un teatro dopo aver trascorso la notte sul British Royal Train). 

Una volta terminato l’impegno le due si sono avviate verso l’automobile, che aveva già la portiera aperta. Chi doveva entrare per prima dalla portiera? Le regina Elisabetta ovviamente aveva il ranking maggiore eppure non passava per prima, Meghan Markle aveva i tacchi a spillo inchiodati al pavimento, non sapendo cosa fare. In questo caso la risposta era semplice: alla regina non piace stare dietro al guidatore, quindi Meghan avrebbe dovuto entrare per prima per lasciare alla regina il posto che preferiva.

Una situazione che non capita tutti i giorni, ma che porta alla luce una delle domande comuni del galateo delle porte: chi passa per primo? Il ranking è l’unico criterio?

Entrare e uscire dall’auto

Già che siamo sull’esempio dell’automobile, sciogliamo subito i dubbi. Chi guida l’automobile, a prescindere dal genere, assume simbolicamente il ruolo di padrone di casa, pertanto si comporterà come tale. Se quando andiamo a casa di qualcuno il padrone di casa ci apre la porta, allo stesso modo potrebbe essere con l’automobile.

Nella vita di tutti i giorni è molto meno comune che il guidatore scenda dall’auto per aprire la portiera a chi sale e scende. Quando è opportuno farlo?

La situazione più comune è quando a un appuntamento galante l’uomo apre la portiera dell’auto alla donna, ma a parte questo contesto, il buon senso, la gentilezza e il bon ton suggeriscono di aprire la porta dell’auto quando qualcuno semplicemente ne ha bisogno o quando è possibile fare una gentilezza in più a chi ci sta accanto.

Se ovviamente il guidatore non starà ad aprire la portiera quando dà un passaggio veloce a qualcuno che viene recuperato per strada, discorso a parte quando ci si incontra con calma ed è possibile fare un piccolo gesto di cortesia, che va semplicemente accettato con un sorriso e un grazie.

In ogni caso, che qualcuno apra la porta per noi oppure no, eviteremo il più possibile di “scorrere” sul sedile posteriore della macchina. È sempre preferibile entrare dal lato in cui ci si andrà a sedere: se questo non è possibile – magari perché un lato della macchina si trova verso la strada- salire per primo e scorrere sul sedile spetta alla persona di ranking inferiore…

Dunque Meghan avrebbe dovuto precedere la Regina, e spostarsi sul sedile, nel caso che abbiamo visto più sopra.

Regole generali del galateo delle porte

In generale con le porte funziona che chi primo arriva prima apre la porta. Mi riferisco a situazioni quotidiane in cui non entra in gioco il ranking, secondo cui la porta si tiene aperta per le donne e per le persone importanti.

Innanzitutto diciamo che chi esce ha sempre la precedenza su chi entra… anche per ragioni di evidente buon senso. E dunque dalla metropolitana ai locali pubblici: si lascia sempre uscire prima di entrare.

Entrando poi  in un locale pubblico avremo sempre cura di tenere la porta per chi viene dopo di noi ed evitare che possa “sbattere in faccia” a chi abbiamo dietro.

Se nella medesima situazione, la persona dietro ha bisogno di aiuto e assistenza, in questo caso è meglio tenere aperta la porta per l’altra persona e solo dopo passare. Banalmente si può trattare di una mamma con il passeggino e il bambino in braccio o anche di un uomo carico di valigie. Insomma buon senso e consapevolezza che non siamo soli al mondo sono sempre buoni consiglieri per il bon ton.

Ciò detto, la gentilezza non deve diventare stucchevole e ostentata, per cui se ci si trova accanto a qualcuno che ha bisogno di aiuto, è corretto e gentile aprirgli tutte le porte possibili, meglio evitare invece di tenere aperta la porta per mezz’ora per la signora con una borsa della spesa che si vede a chilometri di distanza con il binocolo. Potrebbe mettere in imbarazzo la signora, che si ritrova in dovere di battere il record di Bolt per mettere fine allo strazio della porta aperta.

Passare dalle porte a casa e in ufficio

Tema affrontato in modo più approfondito nei miei workshop dedicati all’ospitalità e alla business etiquette, sapere chi deve aprire la porta e chi deve passare per primo quando si riceve un cliente in ufficio o quando si ha un ospite importante a casa evita inutili imbarazzi.

Iniziamo dal galateo delle porte per gli ospiti a casa. Gli ospiti si accolgono sulla porta di casa e quando si congedano vanno accompagnati sulla porta di casa dai padroni. Dopo l’ultimo saluto, il padrone o la padrona di casa aprono la porta per l’ospite e rimangono all’ingresso con la porta aperta, attendendo che l’ospite abbia preso le scale/ascensore/vialetto.

In ambito business, quando si accoglie un cliente/partner/fornitore in ufficio ci si comporta come un padrone di casa. Pertanto si fa entrare la persona aprendole la porta, ma in seguito la si precede facendole strada. Giunti a destinazione, per esempio alla sala riunioni prescelta, si cederà il passo agli ospiti per farli entrare e accomodare per primi.
Se gli ospiti sono più d’uno, è sempre il ranking a tirare fuori dagli impicci sulle precedenze, favorendo donne nel sociale e importanza del ruolo in contesto business.

Avviandosi verso l’uscita, l’ordine si inverte: siccome gli ospiti sanno già in che direzione incamminarsi, verrà data loro la precedenza. Il padrone di casa (o l’host, in un ufficio) seguirà, per sorpassare il gruppo una volta giunti alla porta in modo da aprirla e tenerla aperta durante l’uscita degli ospiti.
Questo, in un mondo ideale.
Talvolta, soprattutto nelle case private, gli spazi non permettono queste manovre: in questo caso, sarà l’ospite che sta uscendo, una volta giunto alla porta, ad aprirla da sè.

Al ristorante

L’eccezione alla regola del “chi ha ranking maggiore entra per primo” è rappresentata dal ristorante.
Questa usanza deriva dal passato… Dai periodi storici in cui un signore, uscendo con una signora, si faceva scrupolo di “controllare” il locale, prima di condurvi la dama, per assicurarsi che fosse rispettabile e ben frequentato.

Oggi, al ristorante, è chi invita ad entrare per primo, con lo scopo di controllare tutto in anticipo, e a guidare gli invitati verso il tavolo. Se però c’è un maitre dedicato a questo compito, sarà ovviamente lui o lei a guidare, seguito dagli ospiti: in questo caso l’invitante chiude il corteo.

All’uscita invece saranno gli ospiti a precedere e ad uscire per primi. Chi ha invitato uscirà sempre per ultimo.

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