Galateo delle Condoglianze: cosa dire e frasi da evitare

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Del galateo legato al lutto ho già parlato altrove.
Oggi invece vorrei concentrarmi su un argomento sul quale molto spesso mi viene chiesto un consiglio: come trovare le parole giuste per esprimere vicinanza ai parenti del defunto.

Diciamo subito che una ricetta magica non c’è: il mio suggerimento è quello di essere autentici, di non affidarsi alle frasi preconfezionate, e di non aver timore anche ad esprimere la propria difficoltà a trovare le parole adatte.

Mai come in queste circostanze una frase ben pensata può fare la differenza rispetto alle frasi di circostanza che rimangono un po’ vuote nel migliore dei casi, e rischiano di essere molto poco delicate nel caso peggiore.

Vediamo dunque cosa dire (e cosa NON dire) per esprimere le nostre condoglianze.

una statua di un angelo cimiteriale

Condoglianze: le frasi da NON dire

In un momento delicato come quello del lutto, è bene prestare la massima attenzione alle parole che usiamo. Una comunicazione sciatta e poco attenta può risultare indelicata, e aggiungere dolore al dolore.

Ecco alcune frasi assolutamente da evitare, e il perché.

  • Condoglianze” vi prego, fate lo sforzo di dire qualcosa di più personale. Va bene parlare di condoglianze ma usare questo termine tecnico per esprimere dolore è indice di non voler nemmeno provare ad esprimere ciò che davvero si sente
  • So come ti senti” anche se avete subito un lutto analogo, la verità è che nessuno può sapere come si sente un’altra persona.
  • Ha smesso di soffrire/ almeno non ha sofferto” per quanto vere, queste affermazioni sono indelicate e del tutto fuori luogo nel momento del dolore più grande. Potremmo caso mai parlarne a posteriori… ma anche no.
  •   “È andato in un posto migliore/ Dio l’ha voluto con sè/ È il destino dell’umanità” tirare in ballo Dio, il Destino e questioni filosofiche dimostra una totale incapacità empatica. Lasciamo le riflessione teologiche e filosofiche per un altro momento: chi ha subito un lutto ha bisogno di empatia e vicinanza.
un dettaglio di un cimitero
Image Credit: The Product Analyst

Condoglianze: le frasi da dire

Come ho raccontato nel post sul galateo del lutto si fanno di solito al termine del rito funebre: ma se siamo particolarmente amici dello scomparso o della sua famiglia, le faremo anche prima, durante la visita alla camera ardente o – se siamo lontani – con una telefonata o un messaggio (che in questo va benissimo sia vocale).

La chiave è dimenticare tutte le frasi fatte (e la parola condoglianze in primis!) per trovare un modo di esprimersi più personale. Siccome (appunto) non voglio dare delle frasi “pronte all’uso”, racconto semplicemente quali sono alcune espressioni che a me tornano utili in queste occasioni

  •          “Non posso neanche immaginare come ti senti”
  •           “Sono davvero senza parole, mi dispiace tanto”
  •           “Immagino che tu non abbia voglia di niente e di nessuno, ma se ti va di parlare io ci sono”
  •           “Prenditi tutto il tempo che ti serve”
  •           “Mi dispiace, voglio che tu sappia che nel tuo dolore non sei solo/a”
  •            “Certo che la scomparsa di …. è una tragedia, ma sappi che il suo ricordo vivrà per sempre nei
    cuori delle persone che ha incontrato”
  •            “C’è qualcosa che posso fare per te?”

un cimitero avvolto nella nebbia

Altre considerazioni sulle condoglianze

Oggi è molto comune venire a sapere della dipartita di qualcuno attraverso un whatsapp.
Ma attenzione: EVITIAMO come la peste le condoglianze ai parenti fatte via instant message.

Questo è uno dei casi principali in cui un vocale è sicuramente meglio di un messaggio scritto, perché nell’ audio l’intonazione, il volume e il tono ci aiuteranno a rendere più autentico il nostro messaggio. Ovviamente whatsapp sarà solo il mezzo più immediato per far sapere alla famiglia quanto siamo partecipi del loro dolore. Ma non sarà mai l’unico mezzo.

Come ho scritto nel post dedicato galateo del lutto, quando qualcuno viene a mancare, bisognerebbe innanzitutto mandare un telegramma. Qualcuno si chiede se questo gesto oggi abbia ancora senso, visto che appunto, abbiamo strumenti meno complicati e più tecnologici per comunicare velocemente.
La mia risposta però è SI, ha senso: perché rispettare la forma e la tradizione in momenti così solenni a parer mio è una forma di rispetto.

Qui ovviamente il telegramma sarà essere molto conciso, e sarà seguito da biglietto, una lettera, una telefonata, da una visita a seconda del grado di confidenza ed amicizia che ci legavano alla famiglia dello scomparso.

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un cimitero con delle tombe

Le foto di questo post vengono tutte da Unsplash

 

Questo articolo ha 19 commenti

  1. Cora Soto

    Sono pienamente d’accordo . Alcune persone addirittura chiedono : com’è morto? A volte la presenza al funerale e un abbraccio o una stretta di mano , sinceri , contano più di cento parole . Nei biglietti se conosco il defunto menziono magari una sua qualità che ho apprezzato .
    E come ci si regola con le condoglianze per mail ?

    1. Elisa

      Le condglianze per mail personalmente le eviterei… Se proprio è necessario,
      scriverei le stesse cose che metterei in un biglietto. Ma ripeto: eviterei.

  2. Raffaella angelotti

    Ho da poco perso anche la mia mamma anziana mio papa era mancato pochi mesi fa ,sono rimasta diposcijta da frasi tipo ;pensa che adesso è con tuo papa’ , pensa che ora riposa in pace.Pronunciate da cari amici sicuramente dette in buona fede ,ma invece che essermi du conforto,mi hanno urtato. Come mai ?

    1. Elisa

      Ma credo sia normale! Il lutto va elaborato e per quanto le frasi ci vengano dette in buona fede purtroppo spesso hanno l’effetto opposto…

  3. Raffaella angelotti

    Dispiaciuta

  4. Sara

    Se non c’è confidenza – per esempio sul luogo di lavoro – mi riesce difficile dire frasi “ sentite “. In certe situazioni qualcosa devi dire ma – se condoglianze sa di vuoto e formale – frasi così partecipate con estranei mi sembra quasi …. suoni falso Perdona la franchezza: il mio intento è di essere concisa

    1. Elisa

      Puoi sempre dire: mi dispiace per la tua perdita.
      Non troppo personale, meno scontato di condoglianze.

  5. Anna

    Grazie per tutte queste informazioni, che non sono così scontate. Vorrei chiedere come si deve rispondere ai telegrammi ed ai biglietti di condoglianze. È una cosa che va fatta?

    1. Elisa

      Ciao Anna, sono felice se ho dato qualche spunto utile.
      Certo, la famiglia del defunto risponde, inviando un biglietto listato a lutto nell’angolo in alto a sinistra, con scritto qualcosa come “La famiglia XXX ringrazia”

  6. Miriam

    Grazie Elisa, è sempre utile rileggere le tue considerazioni. Ho partecipato purtroppo a due funerali di famiglia nell’ultimo anno e ho notato una maggiore “rilassatezza” nei discorsi; non potrò mai capacitarmi delle domande morbose e inopportune dopo il funerale di mia mamma (posso proprio affermare di essere morta un po’ anch’io in quel momento!), ma poi soppeso e rifletto, si tratta di un paese e non di Milano, altre consuetudini. Buona serata, Miriam

    1. Elisa

      …mi dispiace…

  7. Leo

    Secondo una regola simile a quella secondo cui il medico non partecipa alle esequie di un paziente, il datore di lavoro partecipa o meno alle esequie di un caduto sul lavoro nella sua impresa, oppure si fa rappresentare dalla dirigenza o da un consigliere delegato allo scopo?

    1. Elisa

      Immagino dipenda (anche) dall’eventuale rapporto personale tra i due;
      sicurmamente però in mancanza del datore di lavoro in persona va prevista una rappresentanza

  8. Luisa

    Ciao Elisa, poiché lavoro come segretaria in una piccola palestra dove vige un clima molto informale con persone di tutte le età (spesso si entra anche in confidenza), volevo sapere come fare le condoglianze agli allievi che ci comunicano un lutto.
    Non vorrei risultare “fredda”, ma neanche come qualcuno che si é preso troppa confidenza e/o intimità, e ovviamente non invadente, grazie.

    1. Elisa

      Ma certo, penso che una frase come “Mi dispiace moltissimo per la tua perdita” non sia mai fuori luogo!

  9. Serena

    Buongiorno Elisa, nel caso in cui si ricevono biglietti di condoglianze lasciati a mano nella cassetta postale, cosa bisognerebbe fare? Bisognerebbe rispondere con una telefonata per ringraziare?

    1. Elisa

      Ai biglietti di condoglianze si risponde successivamente, con un biglietto che recita “la famiglia XXXX ringrazia”

  10. Antonio Di Clemente

    Quando morì mio padre a 69 anni, ricevetti da mio suocero una telefonata con la quale disse: Antonio, tuo padre la sua vita l’ha fatta. A distanza di 28 anni e sapendo che mio suocero è morto a 82 anni ricordo ancora con irritazione quella frase e l’ignoranza di chi la pronunciò

    1. Elisa

      Diciamo che il suocero non brillava per delicatezza. Ma credo che al dilà della ferita nell’occasione che racconti, questa cosa alla fine abbia fatto male più a lui che a te.

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