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POLLYANNA GOES TO HOLLYWOOD

 

È un tale casino là fuori, oggigiorno.

Faccio un gioco: mi metto davanti ai titoli del telegiornale, oppure a una newsbar della CNN e faccio finta di essere un alieno che è appena sbarcato e deve farsi unidea del mondo sulla base della decina di abstract che presenta il tg quella sera.

Sembra di assistere alla fine di un’era: roba tipo il crollo dell’ Impero Romano, tanto per capirci. Stessa decadenza, uguale gusto per gli eccessi, e anche adesso, un risveglio di energie fresche e vitali, ma –almeno per ora- caotiche ed estreme.

A volte il big picture vorresti non vederlo, soprattutto se ha il fascino di un’epidemia di peste bubbonica.

In un disperato tentativo di rimozione provi a concentrati sullo small picture:  alla faccia della grandi problematiche che affliggono Mondo ti focalizzi su quello che ti tocca più da vicino, ma anche lì, il delirio è totale.

Non ci sono certezze, e le reminescenze del big picture, che stai ancora cercando di rimuovere ( ma come fai, col terrorismo psicologico dei media?) ti fanno presumere che non arriveranno mai.

Che fare per essere felici?

Boh.

Ma non si può non provarci!

 

Piccolo Promemoria per la Ricerca della Felicità

(un po’ di cose che allietano la vita)

 

         Riuscire a ridere di se stessi, e farlo ameno una volta al giorno

         Fare qualcosa che non si è mai fatto prima

         Immaginare cose meravigliose evocando tutti e 5 i sensi (perfetto prima di dormire)

         Autoricordarsi, once in a while, che non è scontato avere, nell’ordine: acqua corrente, calda, sapone, cibo, un tetto, vestiti, aria condizionata.

E l’Aulin.

         Concedersi il lusso di sbagliare (sulle piccole cose): un film scelto a caso, un quotidiano di parte, un romanzo della reddressink

         Salutare uno sconosciuto, di tanto di in tanto

         Ricordarsi di fare una “foto mentale” ai momenti migliori e guardarla prima di andare a letto

         Guardare le foto (vere) dove si è venuti benissimo. Metterle in cornice

         Tenersi una sera alla settimana per: leggere, scrivere, costruire modellini coi fiammeferi…Insomma, farsi i cazzi propri!

         Accarezzare i cani che si incontrano per strada

         Fermarsi a guardare le vetrine di un fiorista. Once in a while comprarsi un fiore.

         Stare al sole ad occhi chiusi

         Farci caso quando gli altri ci sorridono

         Indossare qualcosa di rosso (vale anche lo smalto)

         Andare scalzi sul prato, sulla spiaggia, sulla neve fresca…

         Portarsi in giro la digitale, per fotografare tutte le cose belle che si incontrano

         Assaporare gli odori che si incontrano

         L’immancabile Proverbio Cinese: anche il vaggio più lungo comincia con un solo passo

 

Secondo Victoria, sono la Cugina Squilibrata di Pollyanna.

Meglio così!

Questo articolo ha un commento

  1. Seilenes

    >Che fare? Chiudere gli occhi al caos ed intercettare la propria visuale.

    Metterla in gioco, criticarla, distruggerla e ricomporla… e sopra a tutto vivere gli istanti, che hanno solo una direzione: si o no.

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