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DO YOU REALLY WANT TO… FIND OUT?

 

 

Un dj-set anni ’80 in un locale del centro frequentato da gay modaioli.

Cosa c’è di meglio, per una vera fashionista, di un locale dove gli uomini non sbavano per te, ma per i tuoi vestiti? E poi bisogna proprio dirlo: sono sempre i migliori che se ne vanno!

Quando arriviamo, io Victoria e Anna, davanti al locale è pieno ragazzi bellissimi, che sorseggiano drink, fumano qualche sigaretta e hanno cinture di Gucci vintage.

C’è anche qualche donna, alcune con un uomo, altre tra loro e un po’ in disparte.

 

Victoria:Secondo te, si vede che siamo etero?

Io: Zitta, o ti infilo la lingua in bocca.

 

Per fortuna, il mio dress code ha il suo effetto.

Ho un ghiacchino jeans tipo uniforme napoleonica con duemila bottoni – siamo o non siamo a una festa anni 80? E per ribadire il concetto l’ho indossato con una gonna di tulle color cipria da madonna.

Vengo soprannominata Paolina Borghese in Tutù da una  coppia retro-dandy, adorabili, con le loro giacche-cravatte-cappello tanto anni ’50. Sembrano sbucati da un vecchio film noir, se non fosse che uno dei due ha un piercing tipo Prodigy.

Scendiamo nel club a ballare, dove ci raggiunge Nick, un loro amico.

Non è dato sapere quali implicazioni abbia questo termine.

Nick fa il languido con Anna, ma è così bello che sembra impossibile che sia anche etero.

Victoria intanto ha avvistato qualcuno.

Victoria: Caspita, ma l’hai visto, è stupendo!

Io: Lo conosco, pare che sia bisex e credo sia qui con un amico…

Victoria: L’Essere Perfetto: bisex, ma col pisello.

 

Il club è pieno, e siamo tutti amici. Mi prensentano Kris. Di solito in materia sono tutt’altro che perspicace, ma appena mi stringe la mano SO che lui è gay. Mi racconta che fa il musicista, chiacchieriamo del più e del meno e poi andiamo a prendere un drink. Lui fa il carino, tutto regolare,  conosco parecchi ragazzi gay che amano fare colpo anche anche sulle donne. Così, per pura vanità. Il gioco mi diverte, quindi gli do corda

 

Kris: Preferisci l’uomo che sta sopra, l’uomo che sta sotto o l’uomo che sta di fianco?

Io: Preferisco l’Uomo Che Sta Dove Lo Metti

 

Il bello di chiacchierare con un gay è che puoi permetterti di essere diretta, senza paura di essere fraintesa.

In genere i gay hanno un senso dell’ironia di cui sento parecchio la mancanza in molti etero che consosco.

Quando il dj ripropone non so che canzone della Amanda Lear (Che Mito di Donna), Kris si lancia in pista e a me non resta che raggiungerlo

 

Io: Senza offesa, che musica da checche!

Kris: Mica mi offendo, io sono etero

Si è fatto tardi nel frattempo, con Anna e Victoria decidiamo che è giunto il momento di andare a casa.    Nick, uno dei due dandy – quello col cappello pied-de-poule– si offre di scortarci all’uscita, di chiamarci un taxi e di attenderlo insieme noi. Chapeau all’eleganza anni ‘50!

In strada, l’ ennesimo indiano gli offre un fiore:

 

Venditoredi fiori: Vuoi una rosa?

Nick: La rosa sono io

 

Ci apre la portiera  del taxi e impettito come un maggiordomo aspetta che saliamo, poi la richiude, accenna un saluto e attende che la macchina si allontani.

 

Questo articolo ha un commento

  1. anneheche

    >Spiritosissima!

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