Madonna: i miei look preferiti di sempre

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È arrivata alla soglia dei sessant’anni e da (quasi) quaranta i suoi look fanno storia.
Dal suo debutto nel 1982, Madonna si è imposta immediatamente – oltre che per le sue hit- per il suo stile inconfondibile. Uno stile estremo, svestito, bizzarro e trasformista.
Ma soprattutto, infallibile nel cogliere gli umori del momento, e nell’anticipare mode e tendenze.

Su di lei, tutto diventa credibile: dalle mise tutte pizzi&crocifissi degli esordi ai tallieur da British sciura post 2000. Nell’arco della sua carriera, Madonna ha cambiato pelle decine di volte.
Ha flirtato con la moda collaborando con importanti designer e ha sempre deciso in prima persona che cosa indossare.
[O cosa non indossare, come ben documentato dall’album fotografico Sex, firmato da Steven Meisel.]

Gli abiti le servono per stupire, per divertire, per lanciare messaggi sociali (vedi la mimetica di American Life, uscito all’epoca della guerra in Afghanistan) e per scandalizzare i benpensanti (vedi la mise topless firmata Jean Paul Gaultier).
Ma rimangono, in ogni, caso, strumenti indispensabili per costruire il personaggio.

Ripercorrere tutte le evoluzioni del camaleontico look di Madonna sarebbe lungo e forse impossibile.
In rete ci sono già centinaia di gallery (due qui e qui).

Io mi limito a rendere omaggio a questa grande artista raccontando quali sono, tra i suoi look, quelli che ho amato di maggiormente.

  • Il look vecchia Hollywood. Madonna di tanto in tanto si diverte a replicare il look delle grandi star del cinema: già negli anni ’80 si era trasformata in un clone di Marylin per Material Girl. Negli anni seguenti, nelle mise sfoggiate agli eventi e nei video, si trovano riferimenti espliciti gli anni ’30 (per esempio: li avete notati i quadri di Tamara de Lempicka nel primo frame di Vogue?).
    Ovviamente, questo è un gioco di citazioni che io AMO.

  • Lo stile fetish amazzone. Il look equestre è un grande classico. Ovviamente elaborato da Madonna diventa un po’ meno classico. Anzi, sconfina nel feticismo. Applausi.
    Nel 2006, da una collaborazione con Jean Paul Gaultier nascono questi magnifici costumi, per il Confessions Tour. Durante lo spettacolo Madonna cavalca dei ballerini bardati con finimenti bdsm. Perché why not?

  • La mise rococò. In una storica performance agli MTV del 1990, Madonna ha avuto il coraggio di fare quello che vorrei fare io da una vita. E cioè vestirsi da dama rococò, mettersi una parrucca alta mezzo metro in testa e riportare in auge il minuetto (beh, quasi).
    Comunque, vale la pena di rivedersi il video perché la coreografia è una gioia per gli occhi.
    Fonte d’ispirazione probabile: il film Le Relazioni Pericolose, con Michelle Pfeiffer, uscito due anni prima. Conseguenza inevitabile (seconda foto): editoriale a tema su qualche glossy magazine.

  • Evita. Nel 1996, Madonna interpreta sul grande schermo Evita Peron.
    Io ho sempre considerato questo film  come l’evento che ha getto il seme della fase “british sciura”, in cui Ms. Ciccone è entrata qualche anno dopo.
    Comunque.  Gli ottantacinque costumi della protagonista, disegnati da Penny Rose in stile anni ’40, riproducono il guardaroba della first lady Argentina basandosi su fotografie e filmati d’epoca.
    Ovvio che lei si sia appassionata.
    Amo.

  • Il Kimono di Nothing Really Matters per me è una pietra miliare.
    Ho sempre amato il Giappone, e fin da piccola sono stata affascinata dai kimono.
    Nel 1997, Madonna (con Jean Paul Gaultier) nel video di Nothing Really Matters mi ha fatto vedere che il kimono si può indossare per davvero. Cioé: si può interpretare.
    Lei, per esempio, lo combinava ahimé con delle megazeppe.
    Ma a Madonna io perdono questo e altro.

 

  • Dolce&Gabbana. Lo so, è una mezza marchetta, sta cosa dell’italia mamma spaghetti e vestaglietta nera.
    Però la campagna PE 2010 di Dolce&Gabbana con Madonna, ispirata al cinema neo-realista e scattata da Steven Klein per me rimane negli annali.

  • In Stella McCartney. Infine, un look del 2011 che non è entrato nella storia eppure che rimane tra i miei preferiti. È un vestito da sera di Stella McCartney, che per il taglio potrebbe richiamare gli anni ’40. Realizzato in raso, è azzurro tenue ma luminoso, ed è acceso da una cascata di stelle d’argento che partono dalla vita e decorano la coda.
    Just WOW.

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