Party dell’ufficio: dieci regole per fare bella figura

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Puntualmente ogni anno, qualche settimana prima di Natale, arriva l’invito al party aziendale.
Oppure quello per la cena con i fornitori.
O, ancora, un RSVP per un cocktail organizzato da quel cliente importante.

In queste occasioni, che ci piaccia oppure no, la nostra dimensione professionale si intreccia con quella sociale. E questi ritrovi, per quanto festosi, possono diventare un terreno scivoloso…

Ecco dunque 10 suggerimenti di Business Etiquette per affrontare gli office party con disinvoltura e grazia, con un occhio al divertimento e uno al galateo.

1.Presenziare

Per quanto possa essere l’ultima cosa di cui si ha voglia, andare alla festa dell’ufficio è praticamente un obbligo. A meno che non siate malati o non abbiate un problema davvero grave, dare buca al party vi etichetterà come persone difficili, che non sono team-player.
E questa non è una bella fama da portarsi appresso, soprattutto sul posto lavoro.

un primo piano di qualcuno che versa vino in un bicchiere

2. Arrivare in orario

Essere puntuali è fondamentale. Ma è anche vero che il concetto di “in orario” può variare molto in base al tipo di evento a cui si è invitati.
Per un aperitivo o un cocktail – qui in Italia – si può arrivare da 15 a 30 minuti dopo l’ora d’inizio stabilita. Per una cena invece, i margini si riducono notevolmente: un ritardo superiore al quarto d’ora è del tutto inappropriato.  Se poi la cena è placée abbiate pietà degli organizzatori, e arrivate all’ora indicata sull’invito. Punto.

3. Farsi notare (ma non troppo)

No, con “farsi notare” non intendo lanciarsi a ballare sui cubi.
Voglio dire però che mimetizzarsi con la carta da parati non è esattamente una buona idea. L’ultima cosa che volete è che “chi conta” non si accorga della vostra presenza (e possa, magari a torto, pensare che voi non c’eravate). Per questo motivo è buona norma, appena si arriva, individuare e salutare i superiori, soprattutto se si tratta di un evento molto affollato.

una ragazza che balla4. Rispettare il dress code

La festa/cena/cocktail è certamente un’occasione sociale, ma non bisogna dimenticare che si tratta pur sempre di lavoro. Va bene osare un po’ con l’abbigliamento, sfoggiando un vestito un po’ scollato, delle scarpe col tacco più alto del solito, o un make-up più appariscente. ( O, per i signori uomini, una cravatta originale, una giacca da dandy, un accessorio ironico).
Ma guai a scadere nel volgare o nel ridicolo: come pensate vi guarderanno domani in riunione, ripensando al vostro microabito trasparente (o alla vostra camicia con le pinup)?

5.  Divertirsi (o almeno, fare finta di)

Anche se vorreste bere una tazza di veleno pur di mettere fine alla serata, tanta è la noia, fatevi forza. Sfoggiate un bel sorriso e provate a divertirvi almeno un po’: qualcuno con cui fare due chiacchiere si trova sempre (vedi punto 7). E se proprio non ci riuscite fate finta: ma per l’amor del cielo non vi rintanate in un angolo a guardare il cellulare. Non vorrete mica passare per degli asociali, spero.

due ragazze con bicchiere di vino in mano chiacchierano

6. Moderare l’alcol

LO SO. L’alcol è una tentazione molto forte. Ma mai come alle cene di lavoro può rivelarsi un’arma a doppio taglio… Certo, un paio di bicchieri rendono più socievoli e disinvolti. Ma alzare troppo il gomito in queste occasione è la ricetta per il disastro. Molto dipende anche dalla vostra età: se avete venticinque anni e finite la serata un po’ alticci, probabilmente farete un po’ tenerezza, e i colleghi saranno disposti a chiudere un occhio. Ma vedere il proprio manager ubriaco è un altro paio di maniche. Solo il pensiero della vergogna di tornare in ufficio, lunedì, sapendo che i vostri colleghi vi hanno visto vomitare dietro i cespugli dovrebbe essere un deterrente sufficiente.

7. Chiacchierare

Le feste e le cene aziendali sono fatte per favorire i rapporti tra colleghi. Quindi non tiratevi indietro. Prendete l’iniziativa e andate a fare due chiacchiere anche con quelli che non conoscete. In occasioni come queste, è facilissimo trovare argomenti in comune. Usate una frase come “Ciao! Il tuo viso mi è familiare, ma non so esattamente di che ti occupi” per rompere il ghiaccio, presentatevi spiegando di che cosa vi occupate voi… Et voilà, il gioco è fatto.

tre ragazze che ridono in mezzo a una pioggia di confetti dorati8. Stare al gioco

Può essere che la festa includa altre attività oltre al mangiare, bere e fare networking. E che ci si aspetti che voi partecipiate. Tenetene conto, prima di snobbare il karaoke di gruppo, la gara di limbo o qualunque altra diavoleria sia venuta in mente agli organizzatori.
Il rischio è sempre lo stesso: passare per quelli che “non sono team player”, il che nelle aziende odierne equivale a portare una lettera scarlatta cucita sul petto.

9. Sapere quando andarsene

Qui la regola è molto semplice: evitate sempre di essere i primi oppure gli ultimi ad andare via. Di solito, il grosso degli ospiti (anche per una specie di effetto gregge) lascia la festa nell’arco di circa una mezz’ora. Aspettate di vedere questo movimento prima di recuperare il vostro cappotto e infilare la porta.

Un ragazzo sdraiato sul pavimento con addosso dei confetti color oro10. Ringraziare

Anche se la festa è offerta dall’azienda, non vuol dire che non ci siano state persone che si sono sbattute per metterla in piedi. Ringraziate sempre gli organizzatori: di persona prima di andare via, se sapete chi sono. In caso contrario, rispondete alla mail di invito il giorno successivo esprimendo apprezzamento per la serata.

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Le foto di questo post sono di
CottonBro via @Pexels

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