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+VICINO

 

È bello incontrare un proprio simile.

Qualcuno con cui condividere le innocue passioni che al resto del mondo sembrano turbe psichiche.

Come le disquisizioni sulle differenze tra essere Dandy e Snob.

Siamo d’accordo: l’eleganza ricercata del Dandy è espressione esteriore della sua raffinata personalità, che ripudia il brutto in ogni sua forma, anche morale. Lo Snob invece, è colui che si riveste per sembrare qualcosa che non è, e tradisce così in partenza la prima regola dello stile.

E poi ci sono tutte le altre cose: simpatizziamo con la musica indie, ci piace scrivere, adoriamo il vintage e abbiamo una passione per Oscar Wilde.

Ovviamente tifiamo per i Dandy e da questa comunanza d’interessi si intuisce la stessa fede pagana del Bello&Buono.

Confrontarsi è come guardarsi allo specchio, e noi siamo narcisisti come ogni esteta che si rispetti

Questo articolo ha 4 commenti

  1. anonimo

    >"Eravamo entrambi meno rigidi. Parlare ci aveva semplificati, ancorati, e ora tra noi non c’era nulla di estraneo o di pauroso, volevamo solo essere teneri l’uno con l’altra." (B.E.Ellis)

    Mi guardo le mani, nude. Le vedo troppo sole…vorrei che fossero strette dalle tue per un attimo. Leggerti è parlarti è viverti. Un pò. Almeno. Viverti è parlarti è leggerti. Almeno un pò. Vago con la mente e mentre lo faccio la mia mente vaga, anche lei, tra mille pois. Segue un percorso di vestiti a righe colorate e perchè no, scarpe a punta col tacco ignorante. E le mani sono sempre sole. Occhiali grandi, lente marrone scura, quel non so che di affumicato che dà alla testa senza intossicarti. Ci guardo il mondo e ci vedo spesso banalità. Dio che orrore! Vago e sono vago, meglio così, meglio non usare tutte le cartucce in una volta sola. Non si sa mai che ne possa servire una da indirizzare verso la mia testa. Il suicidio era una cosa prettamente Dandy, ma in questo tempo sarebbe stupido, è bello anche lottare per quei pochi piccoli piaceri che sono il sale della vita: il suicidio oggi è stare distanti. Ma spesso non è una volontà, è una costrizione, e allora lo vedo più come omicidio, da ripudiare, anche attraverso queste lenti e questi vestiti vintage. Queste mani, sole e solitarie, si muovono come per fare una carezza, assaggiare la fattura dei tuoi capelli, e se nello sguardo c'è complicità, sarò +vicino.

  2. anonimo

    >Oddio, dopo il commento di sopra mi sembra di essere dj francesco che canta dopo gino paoli. Comunque volevo farti i miei più ammirati, come si dice, kudos, perché la penso proprio come te (soprattutto il vintage) ! Oh beh, per quanto possa dire una quasidiciassettenne nata a fine anni 80… complimenti, davvero.

    milena

  3. datewiththePat

    >se mi dovessi sposare, mi sposerò con karen O o pj harvey e nessun'altra. le tue parole hanno un senso. (le mie a dir la verità, no, però volevo commentare in qualche modo questo post)

  4. anonimo

    >E se non puoi la vita che desideri

    E se non puoi la vita che desideri

    cerca almeno questo

    per quanto sta in te: non sciuparla

    nel troppo commercio con la gente

    con troppe parole in un viavai frenetico.

    Non sciuparla portandola in giro

    in balìa del quotidiano

    gioco balordo degli incontri

    e degli inviti,

    fino a farne una stucchevole estranea.

    Constantinos Kavafis, postato da Luca 152

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