Galateo della tavola: come si serve e si mangia il pane

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Il pane occupa un posto di rilievo assoluto nella tavola occidentale. Non tanto per il consumo che ne facciamo ma per il significato simbolico che porta. Basta pensare alla cultura cattolica dove, durante la messa, il corpo di Cristo viene rappresentato dall’ostia. Solo da questo esempio si può intuire il motivo per il quale il galateo della tavola prevede delle regole precise per quanto riguarda questo alimento. Ecco dunque tutto quello che dovete sapere su come si serve e si mangia il pane.

Galateo della tavola: come si serve e si mangia il pane

Galateo della tavola: tutto quello che devi sapere sul pane

Dalla notte dei tempi il pane è stata la base alimentare di qualunque pasto. Oggi viene messo in tavola più come un accompagnamento delle portate principali ma, proprio in virtù dei significati simbolici che porta, è uno degli elementi cardine al momento dell’apparecchiatura.

Cominciamo col dire che storicamente la forma e la composizione del pane denotava anche lo status sociale di chi consumava il pasto. La nobiltà poteva permettersi pani ricchi, ovvero panini singoli realizzati con farine bianche molto raffinate che venivano cotti ogni mattina. Per questo venivano posti in porzioni individuali accanto al piatto di ogni commensale. Al contrario, i contadini e il popolo consumavano grossi filoni di farine rustiche che venivano infornati una volta a settimana e tagliati a fette alla bisogna.

Oggi questa differenza non esiste più, anzi il consumo di baguette e pagnotte integrali va molto di moda. Tuttavia, sia che si tratti di una festa (se ne vuoi sapere di più, leggi qui), o di una cena meno formale, permangono delle regole del galateo in tavola che è giusto conoscere. Le vediamo di seguito.

Bon Ton sul pane: 9 regole più una da tenere a mente

1. Il pane non si taglia mai in tavola. Quindi se decidiamo di optare per un filone, questo verrà tagliato in cucina e presentato o sull’apposito piattino del pane o su un cestino.

2. Il pane si mette in alto a sinistra sull’apposito piattino: se il piattino manca, il pane va comunque posizionato sulla tovaglia, a sinistra, sopra alle forchette

3. Il pane si spezza con le dita creando bocconcini da portare alla bocca. Se c’è un cestino per il pane, esso si spezza con le mani e si colloca sul piattino (o comunque in alto a sinistra), da lì preleveremo piccoli pezzi per volta.

4. Nello stile di dining francese, il pane può essere usato per accompagnare il cibo sulla forchetta.

5. Burro, formaggi etc. si mangiano col pane: si appoggia un pezzettino sul boccone di pane senza spalmare e si porta alla bocca.

6. Il pane non si addenta mai: questo anche perché mostrare i denti a tavola non è mai elegante.

7. Il pane non si taglia con il coltello e non si tocca con le posate ad eccezione del coltellino spalma burro.

8. Il panino che ci è stato messo accanto, o il pane che abbiamo porzionato dal cestino comune non si avanza mai, e va consumato tutto.

9. La scarpetta è un gesto informale e non particolarmente elegante. Per questo andrebbe sempre evitata. Tuttavia, se proprio non possiamo farne a meno si usa sempre la mano per raccogliere il sugo e mai le posate. Usare la forchetta per strusciare il pane nel piatto è un doppio errore, perché il pane NON si tocca con le posate.

10.  Il pane non si mangia prima del pasto, non si mangia tra le portate, non si mangia prima dell’arrivo della portata principale. Dovrebbe essere mangiato solo come accompagnamento della portata principale.

Se ti interessa il galateo, è uscito il mio libro “Bon Ton Pop a tavola” 

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