Nella vita, credo capiti a tutti, a un certo punto ti rendi conto che ti cacci sempre negli stessi casini.
Che nelle storie ripeti sempre lo stesso schema.
Che con tua madre litighi sempre su quella cosa.
Che ti fregano sempre con la stessa scusa.
A volte mi consola pensare che potrebbe essere tutta colpa di un trauma – il che spiegherebbe oltretutto molte altre cose- da me medesima vissuto all’epoca della mia infanzia, e ad oggi felicemente rimosso.
(Quanto adoro quest’affascinante migrazione nel paradiso fiscale della memoria. Magari si potesse fare a comando!)
Altre volte penso che dovrei andare in analisi.
Se avessi qualche soldino che mi cresce da investire nella mia stabilità mentale…
Per oggi, ho di meglio da fare.
Questo articolo ha 22 commenti
>SI! C'è sempre qualcosa di meglio da fare!
Au revoir Mademoiselle 😉
>Non è questione di traumi infantili, è che per carattere reagiamo nello stesso modo a certe situazioni, poco importa l'esperienza, spesso è più forte di noi. Più che l'analisi potrebbe servire dello Yoga…
>C'era una volta una principessa che interruppe l'analisi perchè dopo ogni seduta era costretta ad una sessione di shopping compensativo …
>ricorrenze carmiche
I cicli in realtà possono aiutare a capire e a migliorarsi.
Non ci si può cambiare il sangue, strabolgersi, ma migliorarsi sì.
Buona vita carmica, quindi.
>Perché andare in analisi? Concordo che certe volte possa essercene necessità ma solo per problemi importanti che minano realmente la qualità di vita di un individuo. Per questi ritorni, come dici te, preferisco farne a meno. Un po' di mistero è affascinante anche riguardo a noi stessi, no? Pensa a quante volte hai desiderato qualcosa per poi non trovarla quel granchè, perché l'avevi immaginata diversa o perché una volta avuta avevi subito bisogno di desiderare qualche altra cosa. Io cerco di convivere con i miei piccoli misteri (che poi in realtà, come dici te, uno impara a riconoscere, diciamo che il mistero rimane l'origine) perché credo che il risolverli (cosa difficile peraltro, a meno che non ci sia veramente qualche causa facilmente individuabile come un trauma infantile) porterebbe ad un mio inaridimento emotivo, non meravigliandomi più di nessuna mia reazione perché ormai avrei tutto chiaro. Preferisco andare avanti così, prendendolo sempre in culo dalle donne allo stesso modo, dando sempre i soliti spiccioli ai lavavetri e via dicendo. In particolare il dubbio che spesso ho e che preferisco non levarmi è questo: sono una persona buona o cattiva? Le cose buone che faccio sono veramente mie o dettate da condizionamenti? O sono forse più mie quelle cattive che penso e che non vengono fuori per paura? X
>mia madre mi ha proposto un supporto psicologico per evitare l'ansia causatami dalle troppe cose da fare. io ci andrei anche …ma ho troppe cose da fare… ca**o i traumi a me sono venuti tutti da adulta. niente scuse di sconvolgimenti infantili.
>ci ho provato, non serve a molto, ti dirò… specie se sei una persona analitica di tuo, non ti dicono niente che tu non sappia già.
>Vero, prboabilmente non ti dicono niente che tu non sappia giá, alla meglio offrono soluzioni razionali quando magari uno ha solo bisogno di essere indulgente con se stesso (atteggiamento sottovalutato).. Io dico saltare a pié pari l'analisi, accettarsi come si é (niente di + vero che facciamo sempre gli stessi errori) e con quello che si risparmia farci scappare una vacanzina, che se c'é una cosa che aiuta é solo cambiare aria (per cambiare infanzia speriamo nella reincarnazione…). O incontrare Rhett Butler.
>Ecco, sará giá chiaro per il riferimento a Rhett, ma non mi va di lasciare commenti anonimi, mi sa da maniaco. Era lannina
>Quando si impara a far tesoro dell'esperienza e si finisce di ripetere gli stessi errori ci si può definire "maturi".
Alcuni ci arrivano prima, altri dopo.
Personalmente, ormai tendo a commettere sempre errori nuovi, evitando quelli vecchi
>l'analisi… tema che mi affascina da tempo, quasi un desiderio per il quale non ho mai trovato tempo e denaro…
letto "Carattere e Nevrosi – L'enneagramma dei Tipi Psicologici" di Claudio Naranjo?
>A me succedre la stessa cosa. Ma confesso che più che all'analisi propendo sempre più per l'esorcismo!
>Passano gli anni e le situazioni,mutano di forma e variano i problemi,c'è sempre molto da fare e da riparare.
Ma può cambiare altrettanto velocemente la tua percezione?
Dovresti piegare la tua personalità ogni volta verso un vento nuovo,e alla fine ti spezzeresti nel movimento frenetico.
Non potrai perdere te stessa,e te stessa tornerà a galla ogni volta,e ti fregheranno per le stesse cose di una volta,ti incazzerai per le stesse cose di sempre.
E' pazzia?
Secondo gli ultimi dati il 90% della popolazione mondiale ha almeno un problema psicologico.
Ma non credo che queste cose siano così preoccupanti dda richiedere l'intervento di un esperto.
Arrivederci.
>orenove wrote:
>Personalmente, ormai tendo a commettere sempre errori nuovi, evitando quelli vecchi
>Awam, vedo che il periodo delle faccine prosegue…
>infatti!
>Ciao, buon weekend 🙂
>Stiamo aspettando anche te…
>il rischio dell'analisi è che possa funzionare sul serio.
non a caso il ventottenne (toh, coincidenza!) samuel beckett la interruppe dopo circa un anno.
anche lui aveva di meglio da fare. 😉
>in fondo si potrebbe compensare tutto su una spiaggetta desolata col mare trasparente e le palme..collanino di perle al collo.ma poi la vita non è un film e vale la pena viverla com'è,con tutte le domzande che comporta
piacere di conoscerti beauty
>Traumatico!!! 😉
>Traumatico è dir poco, ma basta accorgersene.
E prendere, possibilmente, provvedimenti.
Michele mi ha detto:
se una cosa accade una volta, non è che detto che risucceda.
Ma se una cosa accade due volte, di sicuro succederà una terza.
Credo che sia una massima di Coelho, come dire: uomo avvisato…