Come dividere il conto secondo il galateo: le 5 regole d’oro

Elisa Motterle - Come dividere il conto secondo il galateo le 5 regole d’oro (2)

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Come dividere il conto tra amici? In questo caso il Galateo parla chiaro: chi invita paga. Tuttavia oggi, quando si esce in compagnia, capita spesso di chiedere conti separati. Non c’è niente di male, nessuno da per scontato che qualcuno si debba sobbarcare l’onere del conto di tutti ogni volta che si va al ristorante. L’importante è prendere delle precauzioni per evitare di trovarsi in situazioni spiacevoli. Ecco dunque 5 regole d’oro per dividere il conto senza imbarazzi.

1. Hai invitato tu? Allora il conto tocca a te

Parto subito dalla base del Galateo. La frase “Ti porto fuori io” così come “Ti invito”  non è una metafora: è un impegno, anche economico. Se sei tu a fare da anfitrione e a scegliere il locale, è importante che  ti occupi anche del conto. Questo vale per gli appuntamenti galanti, ma anche tra amici.

Al contrario, se si tratta di una decisione comune (usando formule come “potremmo uscire a mangiare qualcosa assieme” o “troviamoci per cena”) la decisione può essere presa sul momento.

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2. Dividere il conto: stabilire fin da subito una regola chiara sulle modalità

Come già detto, non c’è niente di male nel voler dividere il conto. L’importante è stabilire fin da subito una modalità in modo chiaro. Alla romana? A turno? Alla genovese?

Se si paga a turno è chiaro: si offre a turno. Questo metodo funziona nel caso in cui si esca spesso insieme, non è molto funzionale con i grandi gruppi e occasioni sporadiche.

La suddivisione del conto alla romana è quello più usato (e senza dubbio, anche il più gradito dai ristoratori). In questo caso il conto viene suddiviso in modo equo tra il numero di commensali a prescindere da quello che ha ordinato ognuno. Questo metodo è molto pratico anche perché permette di far rientrare nel conto tutti quegli extra condivisi da tutti i commensali, come ad esempio l’acqua.

Infine, la suddivisione alla genovese è quella che prevede che ognuno paghi quello che ha consumato. Una modalità, certamente più precisa ma più laboriosa e spesso rifiutata dai ristoratori. Senza dubbio questa è la soluzione migliore se all’interno del gruppo ci sono bambini o commensali che hanno consumato più o meno degli altri.

In entrambi i metodi ecco un suggerimento extra: usare app come Paypal o Satispay consente di “regolare i conti” in modo veloce e discreto. In questo modo consentiremo anche al ristoratore di emettere uno scontrino unico. Una gentilezza che verrà apprezzata.

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3. Se hai mangiato (o bevuto) di più, devi dirlo tu

Questo consiglio vale nel caso in cui si usi il conto alla romana. Visto che la cifra viene suddivisa equamente, è una buona norma cercare di allinearsi con il resto dei commensali quando si decide cosa ordinare. Non significa, ad esempio, che dobbiamo necessariamente ordinare la pizza come la maggioranza, ma possiamo scegliere un piatto con un costo simile.

In caso contrario è saggio, non aspettare che l’amico, che ha mangiato solo una  zuppa detox, faccia notare che tu invece hai ordinato il filetto, il dolce e un calice importante. Ognuno è libero di scegliere dal menù ciò che preferisce ma, se sei consapevole che il conto è disequilibrato, sii tu a proporre di aggiungere qualcosa in più alla tua parte. È una questione di rispetto — e anche di buon gusto.

4. In ambito lavorativo, occhio alle gerarchie

Quando il pranzo o la cena si svolge in ambito lavorativo, il galateo si fa strategico. In questo caso valgono le regole di Business Etiquette. Ovvero: tra venditore e acquirente, il conto dovrebbe prenderlo sempre la parte venditrice, a prescindere da chi ha avuto l’idea di uscire. Invece, nella stessa azienda in generale paga chi ha più seniority, mentre tra colleghi è normale suddividere il conto.

Insisti per pagare tu? In certi ambienti accettare un’offerta può creare problemi. Il consiglio? Non insistere mai. Se l’altro rifiuta gentilmente, fai finta di nulla e accetta di dividere.

5. Appuntamenti galanti: chi paga?

Come dividere il conto a un appuntamento galante? Abbiamo già chiarito che chi invita paga. Tuttavia, in questo contesto entrano in gioco anche elementi  culturali. Per esempio, in Scandinavia e in Germania è piuttosto comune dividere il conto anche in situazioni “sentimentali”.

In Italia, così come in Francia e in altri paesi, le cose vanno però diversamente. Gli italiani, tengono ancora parecchio alla cavalleria. Ciò significa che chiedere di suddividere il conto (specie al primo appuntamento) può diventare sinonimo di friendzone immediata. Quindi, se sei la persona che invita, meglio andare in un locale più economico, ma dove potrai saldare il conto per intero piuttosto che puntare sul ristorante upscale nella speranza di dividere. E chi viene invitato? Farà bene a non insistere per “mettere la sua parte” ma a coprire, se possibile, qualche altra spesa legata all’uscita: il cinema dopocena, il parcheggio… Oppure, potrà ricambiare la prossima volta.

Morale della favola? Il modo in cui si divide il conto racconta molto più di quello che pensiamo. Eleganza non significa sempre pagare tutto, ma sapere quando, come e perché farlo. Giocati la tua parte, con grazia. 

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