La laurea è un traguardo importante, anche per questo è considerata come un’occasione formale. Questo significa che, dalla rilegatura del colore della tesi all’outfit scelto per la discussione, nulla dovrebbe essere lasciato al caso. Soprattutto quando si tratta di scelte cromatiche.
Senza alcun dubbio il rosso è il colore tradizionalmente associato alla laurea, soprattutto per la scelta dei confetti. Tuttavia, in Italia esistono tradizioni consolidate che associano specifici colori ai diversi atenei, sia per la rilegatura della tesi che per l’abbigliamento. Ecco una guida pratica al Galateo accademico per il giorno della proclamazione.

Laurea: come scegliere il colore della copertina della tesi in base alla tua facoltà
Comincio col rispondere alla domanda che mi viene fatta più di frequente sull’argomento. È indispensabile che la tesi sia rilegata nel colore della facoltà? Assolutamente, no. Quindi, a meno che il tuo Ateneo abbia delle specifiche linee guida in merito, si può stare senza indugio su colori classici come rosso, blu, marrone, nero o grigio. Teniamo anche conto del fatto che il dubbio su quale colore usare per la copertina della tesi è relativamente recente. Fino a non molto tempo fa, infatti, le tesi erano tutte rilegate in pelle, quindi la scelta cromatica era piuttosto ristretta.

Fatte queste premesse, c’è da dire che effettivamente ogni facoltà ha una precisa tradizione cromatica che la rappresenta. Come nel resto dell’Occidente, anche l’Italia presenta molte differenze tra i diversi abbigliamenti accademici tradizionali di ciascuna università. Ovviamente, toghe e abiti accademici sono indossati dai soli docenti o nel corso di cerimonie ufficiali o, in alcune facoltà, durante gli esami e le proclamazioni di laurea. L’unica eccezione sono i vestiti tradizionali dei goliardi come la feluca (il tradizionale copricapo, ornato da ricami e ornamenti che identificano le diverse facoltà), che però non possono essere considerati come un abbigliamento formale. Per tradizione le toghe sono sempre bordate coi colori della facoltà di appartenenza, così come il tocco: il tipico copricapo portato dai docenti nelle occasioni ufficiali.
Ciò non significa che la tesi debba necessariamente riprendere il riferimento cromatico attinente alla propria disciplina, ma tenerne conto non guasta. Oggi, infatti, le facoltà sono molto più attente al marketing e quindi questi colori vengono usati anche nella comunicazione. Ecco delle linee guida generali:
– Architettura/Ingegneria: nero.
– Farmacia: rosso granata.
– Medicina e Chirurgia: rosso.
– Veterinaria: viola.
– Agraria, Matematica, Fisica, Scienze naturali: verde.
– Economia: giallo.
– Giurisprudenza: blu.
– Scienze politiche: lilla.
– Lettere e filosofia: bianco.
– Psicologia: grigio.
– Scienze dell’educazione: rosa.
– Sociologia: arancione.

Dress code della laurea e abbigliamento accademico: cosa indossare per lui e per lei
Abbiamo già parlato del dress code della laurea. Qui rispondo alla domanda di fondo: occorre richiamare nel proprio outfit della proclamazione i colori accademici? Nessuna norma di galateo lo prevede. A differenza di altre nazioni, come ad esempio gli Stati Uniti, durante la proclamazione gli alunni non indossano né il tocco né la toga.
Solo negli ultimi anni, alcune facoltà italiane hanno introdotto l’utilizzo dell’abbigliamento accademico anche per gli alunni in occasione del conferimento del dottorato di ricerca: un modo solenne per celebrare il riconoscimento del più alto titolo di studio universitario. Solo in questa particolare circostanza sarà lo specifico ateneo a fornire indicazioni dettagliate sul tipo di toga e tocco da indossare con relativi riferimenti cromatici.
Per tutti gli altri casi, quello che è importante tenere a mente è che il dress code della laurea è formale. Ciò significa che per i signori la scelta è piuttosto ristretta: un completo dal taglio classico blu scuro e grigio, indossato con camicia bianca o azzurra, preferibilmente corredato da cravatta.
Per le signore invece il tailleur non è obbligatorio ma potrebbe essere la soluzione più appropriata. Che si tratti di un completo gonna o pantalone, l’importante è trovare il giusto equilibrio tra tagli troppo classici e varianti troppo modaiole. Il mio consiglio è di puntare su un taglio lineare con nuance pastello, in caso di sessione di laurea estiva, o verde scuro e bordeaux per la sessione invernale. Un’alternativa valida sono anche gli abiti, basta che siano strutturati e con un taglio formale. In entrambi i casi, optare per look formali sarà anche l’occasione per sfruttare l’investimento per i futuri colloqui di lavoro.
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