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ZIA CELESTINA Ovvero: Nomina Sunt Omina?

 

Nella mia famiglia, tutti si chiamano Maria di terzo nome.

E fin qui, niente di che.

Ma l’avere un terzo nome implica per forza di cose il vedersene affibbiato anche un secondo, ed è qui che la politica del clan familiare tocca  picchi di assoluta perversione.

Se il primo nome, infatti, ha come requisito essenziale quello di essere portabile e di suonare bene accanto al cognome; se al terzo spetta invece il compito di affidarci alla protezione delle vergine Maria (con quali esiti lo potete vedere da voi stessi), al secondo patronimico è demandata l’infausta missione di onorare i membri più illustri del clan.

Quando vidi la luce, i miei genitori non ebbero dubbi: Elisa Celestina Maria, ove Celestina è il nome della Vecchia Zia Zitella, nel mio caso detta Cicci, immancabile  in ogni famiglia che si rispetti.

La mia –di zia zitella- era in realtà un’anzianissima zia di mio padre, che aveva dedicato la vita all’insegnamento (cosa poteva essere la Zitella, se non una maestra?) e alla Chiesa.

È sempre stata  lo spauracchio delle cene di famiglia, dove lucida e vispa a dispetto dei suoi 90 e oltre anni, sfoggiava una memoria invidiabile e una lingua tagliente oltre ogni dire.

Quando è morta, ho ricevuto la notizia mentre tornavo da Firenze, dove avevo –questo è Karma- appena comprato un delizioso cappello nero a falda larga, molto Audrey of course.

Le sue esequie, tre giorni più tardi, sono state la mia apoteosi, mai più eguagliata, di funeral-chic.

Cinica? Può darsi, ma sono convinta che da qualche parte, a ovest della Casalinga di Voghera, la Zia Zitella continui a vivere.

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Questo articolo ha 26 commenti

  1. mariaprivi

    >Approvo l'eleganza "estrema" ai funerali.

    Un cappello così, lo persi in metro e lo rimpiango, molto.

    m

  2. ardez

    >…mia madre di chiama Maria Bianca, mio padre Giovanni Maria, uno dei miei fratelli Enrico Maria e mia sorella Maria Clara.

    Io mi chiamo solo Giacomo, mi sento escluso cazzo.

  3. antares666

    >Grazie della visita e del commento!

    Un caro saluto

  4. anonimo

    >nella tradizione milanese, il primo figlio maschio dovrebbe avere Maria come ultimo nome.

    Giuseppe Maria Brambilla

  5. borisblack

    >Il post delle fragole

    E succede… anche questa notte mi trovo una scusa per non dormire. Come fa la mia amica simona. E poi capita… mi vengono in mente le cose che ho letto di altri. Come quelle del mio amico miskin. Quando dice: dormendo sognai la realtà.

    Succede anche che vogliamo sognare in stato di veglia. Succede anche che si va al cinema per sapere se i nostri sogni coincidono con quelli degli altri. E io ci andavo spesso al cinema da bambino con mio padre e si poteva fumare. A Radio Monte Carlo un tale con un nome strano faceva la pubblicità delle Muratti. E la sala si riempiva di una nebbia azzurrina. Non capivo più di tanto ma non m'importava: mi piaceva l'atmosfera.

    Alla tv davano i film in bianco e nero di Bergman e di Truffaut: il Settimo Sigillo e Baci Rubati.

    Cosa c'è di più lontano dalla realtà di un'immagine in bianco e nero? Le vecchie foto dell'album di famiglia: persone che hanno vissuto prima che venissi. C'era già qualcosa di me in loro.

    Mio nonno paterno. Francesco. Morì prima che io nascessi.

    Ho osservato il suo volto con molta attenzione. Ha un'espressione un po' malinconica ma per il resto non mi somiglia. Allora osservo con ancor più attenzione i dettagli del suo viso e comincio a scorgere che gli occhi il naso la bocca la fronte la forma del viso sono comuni ai miei.

    Un bell'uomo elegante. Ha il mio identico nome. Non poteva non somigliarmi.

  6. mariaprivi

    >Mi chiamo Maria e Basta. Sarà grave?

    Certo nascere chiamandosi Gae e poi Aulenti oppure Lina e poi Wertmuller, per non parlare di Mies e poi Van DeRohe, significa essere un bel po' di passi avanti nel cammino del successo. Come aver per nonno uno che si chiami Gianni Agnelli. No quello no. Meglio Brambilla, visti i funerei eventi ed accidenti.

    La vita è sogno diceva Calderon, io penso che sia gioco, da giocare, malgrado e comunque.

  7. borisblack

    >E i sogni aiutano a vivere meglio come diceva Marzullo.

  8. Joe69Natta

    >Oddio è morto anche Marzullo??

    Quello si che sarebbe un funerale al quale andrei volentieri…

  9. violascintilla

    >Ho sempre sognato di chiamarmi Maria, mi sarebbe andato bene anche di secondo nome! Complimenti per il funeral-chic.

  10. Melkor78

    >Di sicuro continua a vivere. Se mi sentissi condizionato dai miei avi credo che finirei prematuramente suicida ma in qualche modo vincolato a, plasmato da loro, questo sì e non mi dispiace. Certo quando lasci uscir fuori il tuo cinismo riguardo all'amore… un poco zitella ti ci vedo 😉 Scusa ma non posso non disapprovare il tuo funeral chic. Per quanto non sia in buoni rapporti con la maggior parte degli esponenti del clero contemporaneo ritengo che la sacralità di ogni liturgia debba rimanere assoluta da ogni strumentalizzazione estranea ad essa X

  11. Melkor78

    >Era una donna pigra? X

  12. GcomeGiorgio

    >Io ci ho fatto un post su "nomen-omen" 🙂

  13. DowntownDoll

    >@Melkor

    Il funral-chic non è che UNA manifestazione della sacralità del rito.

  14. cekkoo

    >Buon giorno…….!! io non ho secondi o terzi nomi…beh dirai fortunato??! un po… si dai..però mi chiamo FRANCESCO…come il mio nonno, che quando son nato era già morto..quindi io la 1° volta che son andato al cimitero..mi son visto già scritto su una lapide! FRANCESCO PELUCCHI! e son rimasto un po scioccato perchè ero un bimbo!! 😉

  15. hariseldom

    >strane usanze tipiche di famiglie nobili. Simpatico il tuo modo di scrivere, non direi cinico semplicemente non sei ipocrita

  16. Melkor78

    >@DowntownDoll

    Quello che conta è il pensiero, no?… se te lo vivi così va bene. Personalmente una delle poche cose che mi affascina delle celebrazioni è la solennità (in qualche modo espressione della sacralità anche se conosco bene la differenza) e secondo i miei gusti le migliori in tal senso sono quelle di una volta, durante le quali l'unico personaggio degno di nota (quanto ad eleganza, cultura ecc.) era il celebrante mentre i partecipanti niente altro che il gregge di pecore… in tutti i sensi.

    Per pura curiosità vorrei domandarti se tua zia era una donna comunemente definita bella X

  17. DowntownDoll

    >@hairseldom

    Di nobile in me c'è solo l'animo, il resto è tutta borghesia,

    @Melkor

    non ne ho idea, l'ho conosciuta da molto anziana ma non ho mai saputo che avesse la fama di essere una bellezza.

  18. dozzo

    >compiaciutamente ben scritto

    brava

  19. marcoruat

    >…allora ci dobbiamo aspettare una splendia bambina xxx elisa maria M.

    🙂

  20. Slasch16

    >non ti lamentare, io mi chiamo natalino, giancarlo. non potevano invertire?

  21. IlNino

    >Che centra la povera casalinga di Voghera? ;-D

  22. SP

    >Ricordi quella canzonetta con cui ci hanno massacrato i timpani per un certo periodo? Quella del vestito rosso, quella del funerale, quella di lui che non aveva mai capito niente prima di tirare le cuoia?

    Bhe

  23. SP

    >..bhe viva le cose belle!

    S.

  24. DowntownDoll

    >@SP: Canzoncina?

  25. EllySunset

    >eh eh fa quasi terrore… =Pp

  26. BrahamoPutro

    >Non vorrei risultare come elemento stonato ma io non credo ai nomi affibbiati. Credo piuttosto a quelli meritati, frutto dei nostri sforzi e della voglia di perseguire gli obiettivi prefissati. Il soprannome spesso è più degno del nome e identifica inequivocabilmente il portatore.

    Sua Maestà Mahatma Brahamo Putro Magno I futuro Reggente della RSM e co-Conquistatore del Mondo per elezione "ad Divinam"

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