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INDEPENDENCE DAY Ovvero: Liberta D(’)annata
Adoro invecchiare.
Non vedo l’ora, a volte, di avere i capelli bianchi per poter indossare una veletta blu alle nove di mattina sembrando solo una vecchina eccentrica, e non il soggetto da manicomio che sono.
Magari a cinquant’anni, quando dovrò vendere la mia collezione di kimono per pagarmi il lifting – e qui si vedono gli investimenti oculati- cambierò opinione, ma per il momento non tornerei per tutto l’oro del mondo ad avere vent’anni, e figuriamoci se rimetterei mai piede nell’inferno che c’è stato prima.
Agli aspetti fisici della questione non dedicherò nemmeno due righe: a vent’anni , puoi essere la fotocopia di Kate Moss, ma ti senti The Elefant Girl a prescindere.
Lo stile non ha nulla a che fare col certificato di nascita, anzi, come certi vini migliora col tempo.
La verità è che mi piace sentirmi padrona di me stessa e dei miei mezzi: se proprio devo sbagliare, preferisco farlo a modo mio. E se poi c’è da pagare, no problems: qui vale la famigerata Eccezione al vecchio adagio “ Ladys don’t pay”.
Questo articolo ha 28 commenti
>non so come mai anche
io oggi sono portato
ad interrogarmi sul concetto
di vecchiaja 😛
>Io sono già dall'altra parte e da quello che scrivi potrei essere quasi un "tuo" modello.
Sessant'anni diciamo ben portati, capelli folti e ricchi di bianco e molta stravaganza, meglio dire originalità e senso di multiforme identità.
Mi piace giocare con vestiti e cappelli e accessori. Mi mettono di buon umore e sono uno dei modi di espressione.
Le scarpe solo Birkenstock perché i miei piedi rinunciano ad essere glamourosi per stare comodi e portarmi molto in giro.
Non preoccupatevi troppo della vecchiaia, se avete entusiasmi ora, ne avrete anche dopo. Il sesso continua ad essere un gioco divertente ed appagante e si arricchisce di esperienza e creatività. Certo non dovete aspettarvi lo stesso numero di partner possibili chessò dei quaranta e dei cinquant'anni. Molti uomini maturi restano ancora attratti dalle fanciulle in fiore.
In quanto all'estetica, c'è bellezza ad ogni età. Purché non ci si trasformi in false fanciulle e falsi giovincelli.
Spero che per quando DownT avrà bisogno di lifting, la chirurgia estetica sia migliorata assai. Io vedo cose orrende in giro, vedo donne che portano in giro tette incredibili quanto inverosimili e facce stereotipate quanto immote per cui io avrei denunciato il chirurgo plastico. Questione di gusto e di "stile". Importante è piacersi.
maria
>sono stanca per lasciare un bel commento. In effetti a 2o anni si fanno molte stupidaggini e si ha scarsa considerazione di se stesse, ma d'altra parte la vita è così, e in questo senso non è mai cambiata, dall'antica Grecia a oggi.
Un bacio domenicale
>sembrando solo una vecchina eccentrica, e non il soggetto da manicomio che sono.
Purtroppo credo che, estendendo il tuo ragionamento a me stesso, per quell'età sarà già veramente in manicomio…
>Ah, ho scritto sarà invece di sarò. Sono già i primi sintomi…
>A vent'anni si fanno stupidaggini. Ed è vero. A vent'anni si hanno problemi che ci sembrano insormontabili anche se un sabato sera non abbiamo un amico/a per andare ad una festa che ci sembrava carina. Ed è vero. A vent'anni ci possono essere i brufoli e lievi imperfezioni che ci sembrano più gravi di bruciature ed ustioni. Ed è vero. A vent'anni si ride ma nella risata c'è sempre un fondo di dubbio(starò ridendo troppo? Troppo poco? Avrò capito bene? …) e un pò di malinconia forse. Ed è vero. A vent'anni si gioca con il corpo come se fosse una bambola. Ed è vero. A vent'anni si vuole solo arrivare a ventuno poi a ventidue e poi sempre più su fino a quando ne avremo trenta o quaranta e guarderemo al tempo in maniera tutt'altro che simile. Ed è vero. A vent'anni si seguono modelli, idoli e per di più son quelli sbagliati o solo quelli che pochi anni dopo non ricorderemo neanche più perchè ci piacevano. Ed è vero. A vent'anni l'affetto viene dopo amore e passione e tutto viene ancora dopo l'amicizia che magari ti ferisce ma di cui giuri non poter fare a meno. Ed è vero. A vent'anni ci si presenta ancora con il nome, senza usare troppo spesso il cognome e senz'altro senza alcun "prefisso" come Sig. Sig.na Sig.ra Dott. Dott.sa Avv. Ing. On. Don. Sorella. Padre. Cav. GranFiglDiPutt…Ed è vero. A vent'anni la musica più alta è e più ti fa venir voglia di correre nel vento, nella pioggia, nella vita anzichè pensare al mal di testa. Ed è vero.
C'è chi rivorrebbe i propri vent'anni a trenta. Chi a quaranta. Chi ad un'età in cui ormai neanche si ricorda tutto bene, se non alcuni sprazzi di vita come una fotografia sgualcita con gli angoli sbiaditi.
[n] e i vent'anni http://nicco.megablog.it
>…uhm…gallina vecchia fa buon brodo? O forse hai paura di stare perdendo tempo e di non giocare bene le tue carte migliori? Per me era la seconda, tenevo tantissimo alla forma fisica perché in realtà ero terrorizzato dal tempo che passa, poi tempo fa durante quattro chiacchiere con una tizia conosciuta casualmente, mi è stato detto: "ma no, tu sei un uomo, per te non è un problema, hai davanti minimo minimo altri goduriosi vent'anni"; a questa tesi ho aderito subito, perché mi conviene (e infatti mi sono rilassato).
>non ho paura di invecchiare, ma nemmeno fretta! Suvvia dici così solo perchè vuoi che ti lascino il posto a sedere sui mezzi.
>come disse pablo picasso(mi pare):
ci voglio molti anni per diventare giovani.
io non tornerei indietro di un solo anno.più invecchio e più mi sento in pace col mondo.
^__^
bel post!
>D'istinto quando penso alla vecchiaia ho molta paura e di solito il pensiero dura solo un momento per spostarsi subito alla morte. Questo credo perché della morte non ho paura ma solo un certo timore reverenziale misto ad attrazione. L'idea di un solo istante, per di più misterioso (quindi c'è il vantaggio che è inutile farsi venire il mal di testa a pensarci), è molto più allettante di una lunga agonia per contro ben nota. Riflettendo su quello che ho detto mi viene da pensare che, per esempio, gli ultimi dieci anni trascorsi non sono stati così terribili, eppure quando ne avevo 18, i 28 di adesso sembravano lontani, lontani come sembrano adesso i 40 e carichi di responsabiltà. Ho detto 40, in effetti i 50 sono così lontani che non mi viene neanche da pensarci… e allora come posso sapere come sarà la vecchiaia? Non ne ho la percezione ma solo un'idea e mi rendo conto che sicuramente quest'idea cambierà crescendo e la conoscerò mentre la vivrò, accettandola e assimilandola giorno dopo giorno… eppure è come se questa riflessione fosse ferma nella mia testa, incapace di scendere nel cuore liberandomi da quella paura che ogni volta mi prende. Prima ho detto resonsabilità, credo che sia lì la chiave della paura, almeno per me. Nella mia testa c'è l'idea di come dovrei essere alle varie età dellla vita, ed è un'idea non mia ma della società, dell'educazione, dei media… non saprei, comunque è qualcosa che mi inquina, purtoppo ben radicato e il non essere in pari con le responsabilità (famiglia, figli, lavoro…) che pensavo di dover avere mi da una sensazione di inadeguatezza pensandomi vecchio. Mi immagino inutile, fallito e solo. Questo istintivo timore della vecchiaia mi limita molto anche nel vivere serenamente l'amore poiché vorrei una storia lunga per la vita ma al pensiero di ingrigire al fianco di una donna mi sento sfiduciato in partenza e pur sapendo di sbagliare non riesco ancora a sbloccarmi. Adesso è arrivato un momento che mi piace, quello in cui mi sento patetico, quello in cui penso che c'è gente che stà ben peggio di me, gente che non sa se oggi mangerà, se domani morirà, se avrà acqua da bere e mi rendo conto che come gli altri riescono ad annientarmi condizionandomi, altri ancora possono riuscire a risollevarmi mostrandomi ciò che veramente conta nella vità, ciò che rende ogni altra cosa secondaria. Senza voler fare moralismi, è per questo che ho scelto di lavorare con ragazzi portatori di ogni genere di disabilità fisiche e mentali e patologie psichiatriche. Un lavoro che ogni giorno odio (e sottolineo ODIO) e amo. Lo odio quando sono a casa o in coda in autostrada e inevitabilmente lo amo ogni volta che passo quel cancello. Mi aiuta a concentrarmi sul presente, l'unica cosa che ha valore perché mi mette davanti alle necessità di altre persone e di colpo lo spauracchio del futuro sparisce. E così a domani ci penserò domani, forse andrò in perù o in india o in vietnam per vivere con i più poveri tra i poveri, o forse rimarrò con i miei ragazzi, a casa mia, continuando a pagare bolli, assicurazioni e canoni, maledicendo il mondo in cui viviamo pur invidiandolo a chi ne è padrone. E ogni giorno avrò la sensazione di vivere come è giusto vivere solo per poi affondare nel dubbio di aver sbagliato tutto. Questo è tutto ciò a cui "vecchiaia" mi fa pensare. Una delle parole più potenti di questo secolo, almeno contro di me… e sette pinte di kilkenny strong. Me lo dico da solo: scemo X
>Magari a cinquant’anni, quando dovrò vendere la mia collezione di kimono per pagarmi il lifting ……
Hei ma io non ne ho bisogno hahahahaha!!!!!! scherzi a parte, Ti mando un saluto da parte dei miei clochard *__*
Mutty (se non commento a quest'ora non posso farlo più, sgrunt!!!)
>Mai post fu più intelligente.
Hai toccato un argomento molto più importante di quel che sembra.
Nella stagione del frivolo tutto sembra essere evanescente e mai fondamentale per la nostra struttura del pensiero. Ammaliati da mille sirene percorriamo nella giovinezza strade fatue che portano allo svuotamento progressivo della vera personalità, salvo poi accorgersi dell'errore quando l'età s'inizia a far sentire. Corriamo ai ripari e cerchiamo una sintonia maggiore con se stessi e l'ambiente circostante, formulando desideri concreti che poco hanno a che vedere con i sogni e gli idealismi di un tempo. L'età della crescita inizia quando si intende crescere veramente. A tal proposito mi viene in mente ora un'allegra canzoncina senza parole che canticchiavo nei periodi più tumultuosi della mia vita.
Cikk ciakk tik e tak
tikke tikke tikke tikke
dlin dlon dlin dlon
pik pak pik pak
pikke pakke pikke pakke
din din din din din din
tiri ri tiri ri tiri ri tiri ri
turu ru turu ru turu ru
tikke te tak tikke te tak
tikke te tak tikke te tak
tikke te tak tikke te tak
cik e ciak cik e ciak
ompa ompa ompa ya
din din din din din din
terere terere terere terere
da keto da keto da keto
titiri titiri titiri titiri
din din din din
din din din din
edinne dinne dinne dinne
tik e tak tik e tak
tikkete tak tikkete tak
etieti etieti etieti etieti
dinnedon dinnedon
tikketak tikketak
cik e ciak cik e ciak
continuerebbe ma no.
Sua Maestà Mahatma Brahamo Putro
>tornare a vent'anni ? ma che siamo matti
>Me lo dico tutte le mattine allo specchio che invecchiando si migliora… lui però non annuisce e riflette solo il mio profilo convinto… sarà un bene che sia senza parola?
;))
Ciao e buon inizio settimana
Flavio
>Io non ho tutta sta smania di invecchiare… poi io avrò sempre ventanni! Come tutti i goliardi ^_^
>@ maria
Non ti conosco ancora molto, ma le carte in regola per diventare un mio modello mi sembra tu le abbia tutte:)
@dandy
un abbraccio a te
@pervy
per voi uomini è tutto (un po') più facile.
@ambracorta
mi hai sgamato!!!!!
@fastidiosetta:
THX!
@melkor
a domani ci penserò domani.
Beato te, se ci riesci.
Ma il domani non è altro che l'evoluzione dell'oggi.
@Mutty
Un bacio a te a tutti voi della stazione
@Brahamo
Sua Maestà, ci intendiamo a meraviglia!
@flavio
Grazie, a presto
>Beh io cito gli Who: "Wanna get die before i get old…"
>@Joe
ahahah tu sulle vecchine la sai lunga…
>In effetti è una condizione piacevole. Ci riesco ogni giorno per metà dello stesso e questo è un po' meno piacevole X
>@DtD Ma perché un post sullo chic della vecchiezza si trasforma, di commento in commento, in un post sulla vecchiezza?
>Perché non tutti si immaginano chic da vecchi (io non lo sono neanche adesso). Il mio commento strettamente inerente al post sarebbe stato: "Beata te che ci riesci X"
>secondo me sei vecchio quando ti senti in diritto di bollare i giovani
del resto da giovane si bollano i vecchi
>e in tutto questo bollare di sapone
i giovani travestiti da vecchi
ed i vecchi da giovani cantano
poeta ut puer puer ut poeta
>Sì?
A little bird told me you were looking for me…
So, without further delay, allow me to drop these words not mine, but
oh so precious:
" you and I may not
hurry it with
a thousand poems
my darling, but
nobody will stop it
With all the policemen in the world"
G'day
S.
>Ladies, my love, it's ladies…
;-P
PawnHeart
>@Fezensac:
perchè la gente non è abiutata a vedere le cose belle
@dozzo:
Anche se sembro un'avvenente ventisettenne, in realtà ho 80 anni.
@strontium
Merci beaucoup:)
@Pawnheart
Nice to see you again!
>I'm always keeping an eye on you sweetheart.
PawnHeart
>A dire la verità io le cose belle cerco di osservarle sempre quando le vedo. In effetti mi rendo conto di come certe caratteristiche di una persona possano sopravvivere alla vecchiaia ed anzi giovarsene, solo mi rimane difficile immaginare questa cosa su di me. Quì si comunica a parole e quindi scrivi, scrivi fiumi di cose ma in realtà io non parlo molto, sono abituato a rapportarmi agli altri in modo piuttosto fisico, abbracciando, stringendo la mano, guardando (infatti stò sempre fisicamente lontano da una persona con cui non sono in confidenza) e se a questo si aggiunge che per mettere più in risalto tale comunicativa il "mio chic" si nutre di abiti estremanente semplici e non conosce la moda, ecco che viene fuori il timore di non essere più una persona gradevole in vecchiaia X