>
THE GLAMOUROUS HOUSEWIFE Ovvero: Come Ho Fatto di Necessità Virtù
Abitare per i fatti tuoi, avere un lavoro, una vita sociale, e riuscire a salvare la propria dimora dall’allure FavelaChic è veramente un’impresa.
A meno che tu non possa ti permettere una filippina-manager-PA to Yourself , anche se c’è una Santa Donna che ti da una mano, rimane comunque un bel po’ daffare.
Non che io abbia mai brillato, quanto a spirito domestico.
Anzi, confesso che mi ci è voluto più di un mese e mezzo per sostituire la lampadina bruciata nella Stanza del Camino che in que periodo era stata denominata la “Stanza Dell’ Ottocento”, visto che per entrarci bisognava accendere le candele.
L’operazione Cambio della Lampadina, però, si è rivelata catartica.
Nonostante mi vantassi fino a ieri di non aver pranzato (nè tantomeno cenato, of course) in casa per un anno di fila, mi sono trovata faccia a faccia con una lampante realtà: c’è una casalinga di voghera che abita in me.
(A dire il vero avevo qualche sospetto.)
L’illuminzione, in effetti- è stata un’altra: se la Casalinga reclama spazio, tu concedilo.
Stendere i panni sul ballatoio (solo dopo aver consultato Stendibiancheria.net) si è rivelata l’occasione adatta -è da una vita che la cercavo -per sfoggiare la mia collezione di vestaglie vintage, la cui sorte alternativa è prendere polvere nell’armadio.
Stirarsi la camicia con i bigodini in testa, le calze con la riga ed Edith Piaf in sottofondo diventa un esercizio abbastanza zen, tipo origami.
I fornelli poi sono uno spasso: poco importa se non so cucinare una pasta o fare il caffè con la moka: non sono quelle le cose che cose che mi interessano.
In compenso, ormai ho un PhD in crêpe, una laurea in pasticceria e se mi va male posso sempre aprire un take-away etnico (ndr: in verità, il 90% delle ricette è inventato. Chiamiamolo fusion, quindi).
Insomma, non ci è voluto molto per trasformare in divertissement quelle che prima liquidavo come scocciature.
E adesso,mi capita di sognare di essere negli anni ’50, e non aver altro da fare che sfornare tutto il giorno timballi.
Questo articolo ha 20 commenti
>Mi hai fatto passare la voglia di andare a vivere da solo….me ne resto a casina, tanto comoda, tanto calda e tanto accogliente….un abbraccio
>Eheheh…la stanza buia mi ricorda qualcosa… 😛
mmmmm….il timballo, qualcuno oggi se continua così avrà ben altro a tavola…cmq per entrare in estasi niente di meglio di pizzi, merletti e lavori di maglieria…appagante e intrippante!!!
>A me piace molto il tuo spirito!
>la stessa cosa che è successa a me! e ho scoperto che cucinare è veramente uno spasso!
>Voglio una torta.
>Hai ragione, se la casalinga reclama spazio bisogna concederlo. A casa mia ce ne sono di cose da fare, corri, non perdere il momento. 🙂
>capita anche a me…di riscoprirmi bravo e assolutamente attratto dalla cucina nonchè dalla vita domestica in generale. Mi sono specializzato in timballi torte e sformate, magari ci scambiamo le ricette…Ah per tornare a qualche post più in là : la gonna è necessaria se non altro per far ammirare le gambe rese splendide da un bel tacco 18 cm…
>Edith Piaf ti ha salvato dal Pop. Cadi sempre in piedi e pure sui tacchi.
>Vedo che sai come raggiungere la libertà di cui parlavi. Io ho iniziato ad apprezzarla quando, a piccoli passi (non tra gli ultimi il sognare… ad occhi aperti, di certo) mi sono scoperto rilassato nel traffico X
>Grazie del consiglio… peccato che mi continui a chiedere dove sto andando…
per ora comunque sono arrivato qui.
Grazie della visita e buona serata
>La calza con la riga e i timballi…
Che bello.
Lettura divertente, direi.^_^
>Operazione cambio della lampadina > lampante realtà > illuminazione.
Conclusione > Non fa una piega. 😉
>…fantastico !! è così che si deve vivere !!
…casalinga vintage & fusion style da "rompiamo le righe!" mentre mi giri il plumkake nel forno coi bigodini in testa altrimenti ti gonfio come una zampogna perchè io da uomo-vero non ho tempo, visto che sto curando il tamagochi sulla playstation !!!
brava, casalinga del nuovo millennio !!
🙂
>Bonjour
>E certo, il caffè con la Moka è un casino!
>Ti pensavo 🙂
>Ora tira fuori la foto di te che stiri con i bigodini in testa. E, magari, anche delle tue vestaglie.
>filippina manager, questo lo capisco…ma cosa vuol dire PA? Public Administration? A presto e ciao!
>Il giorno in cui mi preparerai le crêpes indossando un Jacques Fath vintage, avrò trovato la donna della mia vita
>Fath è solo x intenditori…;)