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 DISCOVERYCHANNEL: GLI UOMINI CANE

 

 

La cosa più temibile degli Uomini Cane è che quando tu non ne puoi più, il resto del mondo continua a non capire di cosa tu ti possa lamentare.

Parlando di uomini cane non mi riferisco a dei generici bastardi: parlo di una categoria ben delimitata, dalle caratteristiche universalmente riconoscibili.

Se frequenti un esemplare di razza, hai l’ impressione che se lanciassi una pallina oltre la siepe, lui si lancerebbe a riprenderla. E state a una festa su un roof-gerden.

È più facile di quanto si pensi incappare in un UC: nella prima mezz’ora di conversazione sono meglio di una botta di prozac. Non chiedono nient’altro che ascoltarti.

Possibilmente, con occhioni umidi e sguardo adorante.

Inizialmente sembrano non solo inoffesivi, ma del tutto piacevoli e garbati.

Poi, ti accorgi che anche se tu stai raccontando i dettagli più insulsi della tua banale giornata in ufficio, lui ti ascolta come se non avvesse mai sentito una storia più affascinante.

Ma in fondo – ti dici- forse hai solo incontrato qualcuno che finalmente ti apprezza davvero. Decidi di uscirci, e all’inizio è tutto perfetto: cene, ristoranti, lounge.

Qualunque cosa ti vada, lui è d’accordo…

Poi nell’ordine:

C’è una serie in TV che ti piace un sacco: lui si appassiona  tal punto che non solo va a scovare le anticipazioni su Internet, ma te le racconta pure (maledizione!).

Hai deciso di convertirti al veganesimo radicale (perdipiù raw) e lui gongola all’idea di sbafarsi le salutari centrifughe, che detto tra noi hanno l’appeal di una purga.

Sei un’animale da party o una bestia metà donna e metà divano? A lui va bene comunque perché l’essenziale è stare insieme.

Perché lui vuole stare con te. Da subito e Iil più a lungo possibile. Sembra che non abbia nient’altro da fare.

Detto così suona terribilmente romantico. E io fottutamente cinica e spietata. Lo so.

Ma non siamo in terza media.

L’UC è esattamente come un cucciolo di labrador: tutti te l’invidiano, ma nessuno se lo terrebbe volentieri in casa.

La variante pericolosa, l’UCB ( dove B sta per Bastardo, of course) è riconoscibile perché, a differenza dei cuccioli innocui, parla poco di sé, quasi mai di sua iniziativa e comunque, quando si decide, si dipinge in genere come un po’ come la vittima della situazione.

È uno che  pensa che il resto del mondo trami alle sue spalle.

Ovviamente se gli dai contro fai il suo gioco.

Se lo molli fai il suo gioco talmente tanto che lo rendi quasi felice, perché lui finalmente avrà una ragione vera per fare la vittima, mentre tu sarai marchiata a vita con la C di Cattiva sulla fronte.

Cosa fare? Un dilemma esistenziale mica da ridere, in un mondo pieno di Crocerossine.

Credo che mia madre (pensa te), con tutti i suoi studi di psicanalisi alle spalle, definirebbe  la personalità dell’ Uomo Cane sostanzialmente come “Passivo-Aggressiva”.

In pratica, uno che non fa niente, ma ti fa sentire comunque una merda.

Steer Clear!

Questo articolo ha 9 commenti

  1. anonimo

    >Esiste anche la variante femminile ed è quella che una volta si chiamava la "ragazza cocker". Silenziosa e immobile, di solito con i capelli biondi e lisci ai lati del volto come le orecchie di un cocker, si sedeva accanto a lui e stava lì, ridendo ogni tanto e annuendo. Erano quelle ragazze che venivano sempre chiamate "La ragazza di…" e loro si presentavano anche così, "ciao, sono la ragazza di Mino, Pino, Gino…" e mai il nome. Perché parlo al passato? Perché ne vedo meno, oggi. Forse, nella scala evolutiva, le donne si sviluppano più in fretta degli uomini, come sempre.

    C.

  2. anonimo

    >I'd die to meet you and ignore you…

    😛

  3. Fhenice

    >Credo tu abbia dimenticato una fondamentale caratterista dell UC, che ogni due per tre, cerca di odorare le tue parte intime, o comunque di usufruirne 😀

  4. anonimo

    >la verità è molto più semplice e lineare.

    O un ragazzo ti piace oppure non ti piace. Tertium non datur.

    Se non ti piace, più ti gira attorno e più gli noterai difetti. Così, se farà delle cose per compiacerti, o anche perché in maniera genuina condivide degli interessi con te, inizierai a dire che è un uomo-cane. Eccetera.

    Se invece trovi un figo-ganzo che ti ispira sesso e poesia, allora sarai felice come una pasqua di avere le registrazione delle puntate del telefilm fatte da lui. E manco ti verranno in mente osservazioni capziose.

  5. DowntownDoll

    >nessuno ha parlato di verità, mi limito ad osservare.

    E che uno ti piaccia a non ti piaccia ( magari è una cosa che non capisci al pirmo sugardo, sopratutto se ti interessa qualcosa di + oltre alla carrozzeria) la mia era una critica ironica a tutti coloro -io parlo di uomini, ma anche le donne non si salvano- che per la loro smania di piacere annullano la propria personalità. Se non ne hai mai conosciuti beato te.

  6. anonimo

    >Spesso non è un "annullare la propria personalità", capita che sia un cercare di modellarsi in modo da "far andare bene le cose": hai presente il giochino per bambini dove devi inserire le formine di plastica quadrate, triangolari o circolari?! Ecco, può darsi che un "quadratino" cerchi, con il suo comportamento compiacente, di entrare nel "trinagolino" (e qui vedici tutti i doppi sensi che vuoi/puoi). Resta un "quadratino", anche se sta cercando di essere tutt'altro. Bisogna vedere perchè, e in che modo lo fa. Provare ad appassionarsi a degli interessi del partner (a volte anche assecondandoli un pò, tipo il vegan-style) può essere una cosa estremamente carina, non per forza una "smania di piacere". Oddio! Sarò mica un UC(B)?! HELP.

  7. DowntownDoll

    >Secondo me è una questione di misura.

    Ad ogni modo, è già difficle mandare avanti una rapporto di coppia quando si hanno tante cose in comune: rimangono sempre mille compromessi da trovare, mille argomenti di disaccordo ecc ecc.

    Chiaro, ognuno cerca di piacere e fa del suo meglio per risultare gradevole.

    Ma mal sopporto chi non ha il coraggio di essere se setsso. A un certo punto credo che si debba avere il coraggio di dire: "OK, io sono così, faccio di tutto per migliorarmi, ma se mi ami mi ami per quel che sono, non per quello che faccio finta di essere o per quello che potrei diventare".

    Punto di vista molto personale, of course.

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